Angioplastica Carotidea e dei Tronchi Sovra-Aortici
L’Angioplastica Carotidea rappresenta una valida alternativa all’intervento chirurgico tradizionale e la letteratura medica è piuttosto ricca di dati a supporto.
LA MIA ESPERIENZA nel campo dell’Angioplastica carotidea supera le 650 procedure in Sede, cui andrebbero sommati molti altri casi eseguiti in regime di proctoraggio in altre sedi.
Figura – Rappresentazione schematica che mostra la differenza fra il trattamento percutaneo mediante angioplastica ed impianto di stent (PTA carotidea, A) e trattamento chirurgico tradizionale della stenosi carotidea (endoarterectomia o TEA, B).
L’indicazione al trattamento scaturisce sostanzialmente dalla severità della stenosi e/o dalla presenza dei sintomi. Nei pazienti asintomatici è indicato il trattamento della lesione quando la stenosi è uguale o maggiore all’80% mentre i pazienti sintomatici vengono trattati anche con stenosi di grado minore.
La metodica di scelta per valutare la placca, non solo in senso quantitativo ma anche qualitativo, è l’eco doppler. L’angio RM e l’angio TAC possono completare l’approfondimento diagnostico aggiungendo elementi anatomici di estremo rilievo oltre ad informazioni che riguardano il parenchima cerebrale e l’anatomia di origine e di decorso dei vasi.
Come in tutti i casi di Angioplastica la procedura consiste essenzialmente nello schiacciare a parete la placca utilizzando una dispositivo chiamato stent, ripristinando una buona pervietà del canale interno (lume).
Gli stent carotidei sono costituiti da materiale metallico o più spesso leghe che permettono al dispositivo di assumere caratteristiche di importante supporto mantenendo flessibilità, resistenza e capacità di adattarsi all’anatomia dell’asse arterioso. Gli stent estremamente flessibili ed adattabili alla parete generalmente pagano questa caratteristica con un minore effetto coprente sulla placca (celle larghe o maglie larghe) per cui il loro utilizzo deve essere personalizzato. Nella mia esperienza in caso di placche costituite da materiale morbido preferisco utilizzare stent con elevato effetto coprente mentre utilizzo stent meno coprenti in caso di anatomie tortuose e calcifiche.
Figura – Caratteristiche che possono aiutare nella scelta del tipo di trattamento della stenosi carotidea (trattamento percutaneo vs trattamento chirurgico tradizionale).
Durante le procedure è possibile che frammenti di placca o aggregati di piastrine embolizzino verso il cervello con potenziali severe conseguenze. Per ridurre questa evenienza vengono utilizzati dei dispositivi di protezione, alcuni vanno sotto il nome di filtri, di cui è intuitiva la funzione, altri sono più sofisticati e funzionano bloccando il flusso anterogrado durante la procedura permettendo l’aspirazione manuale del materiale di placca al termine dell’intervento.
Figura – Rappresentazione schematica dei vari step di procedura di PTA carotidea con utilizzo di filtro di protezione di embolizzazione distale.
Figura – Un caso del 2001 della mia casistica di stenosi severa della Carotide Interna di sinistra trattata con PTA + stent (con EPI filter protection); la freccia azzurra indica la stenosi carotidea prima (a sinistra) e dopo (a destra) il trattamento.
Figura – Un esempio della mia/nostra casistica di stenosi carotidea destra significativa trattata mediante PTA/stenting con utilizzo di sistema di protezione di embolizzazione distale. A. angiografia iniziale che mostra stenosi carotide interna destra significativa B. inserimento di filtro su filo guida (sistema di protezione di embolizzazione distale) C. impianto di stent D. post-dilatazione dello stent E. ritiro del filtro F-G. buon risultato angiografico finale H-I. visualizzazione del circolo cerebrale a fine procedura.
Figura – A. Raffigurazione schematica che mostra la localizzazione della stenosi carotide interna. B. Angiografia che mostra stenosi della carotide interna significativa (subocclusiva).
Figura – Esempi di sistemi di protezione di embolizzazione distale (filtri).
Figura – Un esempio della mia/nostra casistica di stenosi severa di carotide interna sinistra (A); posizionato sistema di protezione distale Hemboshield (Abbott, B); predilatazione con palloni coronarici NC 3 e 3,5 x 20 mm ed impianto di stent X act Tapered 9-7-40 mm (Abbott, C); risultato finale (D) e visualizzazione di circolo intracerebrale (E).